Mario Marazziti - Pagina Ufficiale

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mercoledì 10 ottobre 2018

Giornata mondiale contro la pena di morte, Marazziti "Vogliamo un mondo senza pena capitale" su Vaticannews



Oggi si celebra la Giornata mondiale contro la pena di morte.

"Si deve affermare con forza che la condanna alla pena di morte è una misura disumana che umilia, in qualsiasi modo venga perseguita, la dignità personale”. La pena capitale “è in sé stessa contraria al Vangelo perché viene deciso volontariamente di sopprimere una vita umana che è sempre sacra agli occhi del Creatore e di cui Dio solo in ultima analisi è vero giudice e garante". Sempre in quella occasione, il Papa aveva infine sottolineato: "mai nessun uomo, ‘neppure l’omicida perde la sua dignità personale’, perché Dio è un Padre che sempre attende il ritorno del figlio il quale, sapendo di avere sbagliato, chiede perdono e inizia una nuova vita. A nessuno, quindi, può essere tolta non solo la vita, ma la stessa possibilità di un riscatto morale ed esistenziale che torni a favore della comunità”.

La mia intervista di oggi a www.vaticannews.va

https://www.vaticannews.va/it/podcast/le-nostre-interviste/giornata-mondiale-contro-pena-morte-intervista-marazziti.html#play

giovedì 8 febbraio 2018

Oltre il razzismo: chi colpisce deve sapere che crea nella società un dovere di risarcimento. Una proposta per interrompere la catena



Razzismo e violenza sono veleni. Fanno male e prendono a bersaglio anche chi non si conosce. Ma avvelenano anche la vita di chi pensa che siano una soluzione. Bisogna provare a interrompere una catena di odio montante che arriva a giustificare chi spara. Sparare è un crimine. Sparare contro chi nemmeno si conosce è tentata strage avvelenata da razzismo che sfigura fino all'insensatezza. 
Allora, su HuffingtonPost di oggi, avanzo una proposta: decidere e rendere noto che quando immigrati, profughi o richiedenti asilo vengono fatti oggetto di attacchi contro la persona come a Macerata, questo diventa un titolo aggiuntivo - senza automatismi, sempre valutando la storia e la persona - per ottenere eventualmente un permesso di soggiorno regolare. Per motivi umanitari, che si aggiungono a quelli della richiesta iniziale. 

lunedì 5 febbraio 2018

Lingua lunga, coscienza corta, idee sempre le stesse. Povera italia senza immigrati




C'è una regressione e un veleno nelle parole che poco a poco si fa mentalità, canalizza la frustrazione o i disagi, veri o semplicemente personali. E rischia di diventare, o diventa, violenza diffusa e anche di più. Ne parlo oggi su Huffington Post, riflettendo su ciò che è accaduto a Macerata. 
La vicenda di Macerata - la prima volta che succede una cosa di questo tipo, la prima tentata strage ai danni di immigrati di colore, un Italia all'americana - mette in evidenza che c'è un grande lavoro di ricostruzione culturale da mettere in campo sul tema dei migranti.