Nel corso dell’esame della legge di riforma del processo penale oggi la
Camera ha dato il via libera a un Ordine del giorno sulle Residenze per l’Esecuzione
delle Misure di Sicurezza per detenuti con problemi mentali, le cosiddette
Rems, di cui sono primo firmatario insieme al Presidente della Commissione
Ambiente Ermete Realacci.
E’ un atto che impegna a confermare lo stop alla riapertura sotto altra veste degli Ospedali psichiatrici giudiziari (Opg), esperienze dolorose di cui ci occupiamo entrambi da tempo, e da non ripetere.
Gli Opg non possono essere riaperti, neppure se le strutture penitenziarie
si trovano in difficoltà nella gestione di persone con problemi mentali, né le
Rems possono essere utilizzate senza il coinvolgimento di servizi di salute
mentale e progetti terapeutici personalizzati per chi in carcere vede
peggiorare la propria condizione mentale.
Il nostro Ordine del giorno impegna il governo a evitare che le Rems siano utilizzate in modo
improprio, sovraccaricandole di detenuti la cui condizione di disagio mentale e
personale non sia conclamata all’ingresso nelle strutture sanitarie e
all’inizio della pena. Il ricorso alle Rems può essere previsto solo per casi
eccezionali e transitori e comunque sempre, come mi è stato confermato da parte
del Governo presente in aula con il Ministro Orlando e il Sottosegretario
Ferri, in accordo con i servizi territoriali per piani terapeutici individuali.
Un’attenzione importante, perché la civiltà di un Paese si misura dal modo
in cui tratta i soggetti più deboli, anche se reclusi.