Il Parlamento europeo discuterà in questi giorni il Migration Compact, la proposta italiana di un piano per la gestione dei flussi migratori. Un progetto che affronta la questione migranti in maniera completa, individuando una collaborazione con i Paesi di origine e di transito, in particolare con quelli dell'Africa.
Il nostro Paese sta facendo fronte agli sbarchi con l'atteggiamento solidale e accogliente che da sempre ci contraddistingue: gli uomini e le donne del mondo dell'associazionismo e delle istituzioni stanno lavorando incessantemente giorno e notte per salvare vite umane. Ma la situazione non può essere lasciata solo sulle spalle del nostro Paese.
L'Europa deve farsi
carico di individuare un piano strategico e di ampio respiro e il Migration
Compact è un'ottima base di partenza. L'Europa può decidere se finanziare un
piano straordinario euro-africano attivando un Bond europeo, aprendo a un
debito pubblico europeo diverso da quello dei paesi membri, come volano per la
cooperazione e gli investimenti per lo sviluppo e l'occupazione, o se usare
altri strumenti.
Ma dire di no al
Migration Compact sarebbe dire di no al futuro dell'Europa già da oggi.