Mario Marazziti - Pagina Ufficiale

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giovedì 23 giugno 2016

Oslo, 6° congresso mondiale contro la pena di morte: la cultura della morte non può che essere combattuta. Per rispettare la dignità umana e rendere migliori le nostre società


"We can show the beauty of a justice who is capable to respect life, we can undermine a culture of death, we do it to respect human dignity and help our societies not to become like killers".

Oslo, 6° Congresso mondiale contro la pena di morte, 23 giugno 2016


Testo originale in inglese

CITIES FOR LIFE – CITIES AGAINST THE DEATH PENALTY
by Mario Marazziti
6th World Congress Against the Death Penalty in Oslo.
Address and the Final Ceremony by Mario Marazziti.
Nobel Peace Prize Room, City Hall.
June 23rd 2016

Mrs. Mayor, supporters, fellow fighters for Peace, Justice and Human rights. Raphaèl, Antonio, all you who have been working hard for this congress.
In this special Hall, we just make a solemn decision: we have to go on. Abolition. Now! And in any case soon! It is not a matter of if, but only of when. But also we need to say: how?
I am speaking here as president of Social Affairs Commission of the Italian Parliament, but also on behalf of the Community of Sant’Egidio and the movement of Cities for life. You may know the Community of Sant’Egidio as being active in in peace-making, and I want to recall in this place that this peace-making has been involving countries like Mozambique, Ivory Coast, Guinea Conakry, Niger, Casamance, recently the Republic of Central Africa, and we are trying also to unlock Europe for migrants and to create the humanitarian corridors.
We need to fight the culture of death that Boko Haram (Daesh) is trying to distribute, diffusing in the world, and this is what brings us also to the fight against the Death Penalty. So, I think that you may know the work of the conferences of the ministers of Justice, and in this environment some abolitions were create over the last decade, or some tools in favour of the UNGA resolution were created.
We need tools. We have powerful additional tools. Cities for Life. Cities against the Death Penalty is a movement – is a world movement – a world day on November 30th that is the anniversary of the first abolition by a State in the West, when the Grand Duchy of Tuscany abolished the death penalty – not many know that – in 1786. We started this movement in 2002.
We ask mayors and urban administrators to provide a visible sign of their adherence to the campaign against the death penalty: lighting up a significant monument in their city or educational initiatives or public events or concerts with the youth.
About 80 cities in that first year, 2002. Now, in 2015, 2031 cities joined the movement in 88 countries.
The event is centred on the simultaneous enlightenment of thousands of symbol monuments all over the world: the Coliseum in Rome, the Atomium in Brussels, Saint Eulalia Cathedral in Barcelona… maybe the opera theatre in Oslo.
In particular, the Coliseum in Rome, illuminated by special lighting – and I’m going to conclude – has become the universal symbol for a world without the death penalty. This is a gift to the world. It also provides International visibility to all those who achieve important results along the pathway of abolition or a lasting moratorium.
The American States of Nebraska, New Jersey and New Mexico – just to give you some examples – celebrated in front of the Coliseum their abolition, or Chile and Argentina.
It is a way to create contradictions also in retentionist states. To create hope.
It is a simple way to answer, and to offer the young generation an answer.
To those who call for more executions of terrorists, crazy killers, we can show the beauty of a Justice always capable to respect life.
We can undermine a culture of death.
We do it to respect OUR human dignity and help our societies not to become like killers.

Just google: November 30th. Cities for Life. Cities Against the Death Penalty.
Join the movement. “No justice without life”. We can do it!


Testo in italiano
CITIES FOR LIFE CITIES AGAINST THE DEATH PENALTY
Mario Marazziti
Sesto Congresso Mondiale Contro la Pena di Morte ad Oslo
Intervento alla Cerimonia finale
Sala del premio Nobel per la Pace, 23 giugno 2016

Signora Sindaco, sostenitori, amici combattenti per la Pace, per la Giustizia e per i Diritti Umani. Raphaèl, Antonio, tutti voi che avete lavorato per la realizzazione di questo congresso.
In questa sala  così “speciale”, dobbiamo prendere una solenne decisione: dobbiamo andare avanti. Abolizione. Adesso!  In ogni caso presto! Non è una questione di “se”, ma solo di “quando”. Ma dobbiamo anche dire: come?
Intervengo come presidente della Commissione Affari sociali del Parlamento italiano, ma anche a nome della Comunità di Sant’Egidio e del movimento delle Città per la Vita. Forse conoscete la  Comunità di Sant’Egidio come protagonista di processi di pacificazione, e voglio ricordare, in questa sede, che questo lavoro per la pace ha coinvolto paesi come il Mozambico, la Costa d’Avorio, la Guinea Conakry, il Niger, la Casamance e, recentemente, la Repubblica Centrafricana, e stiamo cercando di sbloccare l’Europa per i migranti e creare dei “corridoi umanitari”.
Abbiamo bisogno di combattere la cultura di morte che Boko Haram - Daesh - sta cercando di diffondere nel mondo, e questo è ciò che ci porta anche a lottare contro la Pena di Morte. Penso che conosciate il lavoro delle Conferenze Internazionali dei Ministri della Giustizia, e come in questo contesto si siano realizzate alcune abolizioni nell’arco dell’ultimo decennio, così come alcuni strumenti in favore  delle risoluzioni dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite.
Abbiamo bisogno di strumenti. Disponiamo già di potenti strumenti utili. Cities for Life – Città per la Vita. Città Contro la Pena di Morte è un movimento – un movimento mondiale – una giornata mondiale che si celebra il 30 novembre, anniversario della prima abolizione attuata da uno Stato in Occidente, quando il Granducato di Toscana ha abolito la Pena di Morte – non molti lo sanno – nel 1786. Abbiamo iniziato questo movimento nel 2002.
Chiediamo a sindaci e amministratori delle città, di dare un segno visibile della loro adesione alla Campagna contro la Pena di Morte: illuminare un monumento significativo nelle loro città, organizzare  iniziative educative o eventi pubblici o concerti con i giovani.
Circa 80 città aderirono in quel primo anno, il 2002. Nel 2015, 2.031 città si sono unite al movimento in 88 paesi.
L’evento è incentrato sull’illuminazione simultanea di migliaia di monumenti “simbolo” in tutto il Mondo: il Colosseo a Roma, l’Atomium a Bruxelles, la Cattedrale di Santa Eulalia a Barcellona… forse il Teatro dell’opera a Oslo.
In particolare, il Colosseo a Roma, illuminato in maniera speciale, è diventato un simbolo universale per un Mondo senza Pena di Morte. Un regalo per il Mondo. Questo dà anche visibilità internazionale a tutti coloro che raggiungono risultati importanti lungo il cammino verso l’abolizione o verso una moratoria duratura.
Gli stati americani del Nebraska, del New Jersey e del New Mexico – giusto per fare alcuni esempi – hanno celebrato di fronte al Colosseo la loro abolizione, così come il Cile e l’Argentina.
E’ un modo per creare contraddizioni anche all’interno dei paesi retenzionisti. Per creare speranza.
E’ un modo semplice per rispondere, per offrire alle generazioni più giovani una risposta.
A coloro che chiedono più esecuzioni per i terroristi o i pazzi omicidi, possiamo mostrare la bellezza di una Giustizia che è sempre in grado di rispettare la vita.
Possiamo indebolire una cultura di morte.
Lo facciamo per rispettare la NOSTRA dignità umana e per aiutare le nostre società a non abbassarsi al livello degli assassini.
Cercate su internet: November 30th. Cities for Life. Cities Against the Death Penalty.
Unitevi al movimento. ”No justice without life”. Possiamo farlo!