(ANSA) - TRENTO, 5 MAR - Il presidente della Commissione sanità e affari sociali della Camera, Mario Marazziti, ha incontrato a Trento il gruppo di 29 siriani giunti in Italia con la prima esperienza di corridoi umanitari. "L'unico modo per sconfiggere i viaggi illegali con i barconi, e' creare sistemi legali"
ha spiegato Marazziti, che nel corso della visita a Trento era accompagnato anche da padre Camillo Ripamonti, presidente nazionale del Centro Astalli, che dall'inizio degli Anni Ottanta si occupa dei rifugiati. L'accoglienza dei profughi a Trento e' sostenuta da un impegno congiunto della Diocesi, della Provincia autonoma e di numerosi centri di volontariato. "Queste famiglie - ha detto Marazziti - sono entrate direttamente a far parte della comunità con un impegno integrato. Il modello trentino deve poter diventare un modello nazionale". "Quando si parla di profughi non si deve ragionare solo con i numeri: perchè ogni persona, nell'intraprendere la migrazione, porta con se' non solo una disperazione, ma anche un progetto di futuro di cui bisogna tener conto". "E' altresì sbagliato parlare di emergenza - ha aggiunto Marazziti - perché tutto ciò che sta succedendo ha dimensioni strutturali. Che chiama in causa tutta l'Europa. Lo dico qui nella terra di Alcide De Gasperi. La bolla mediatica di predicazione della paura - ha concluso - sta svuotando l'anima dell'Europa. Altro che chiusura del Brennero: piuttosto c'è bisogno di un'accelerazione dell'Europa politica. Dobbiamo diventare più europei grazie a politiche condivise di accoglienza intelligente". "Contemporaneamente - ha concluso - bisogna anche prevedere meno benefici per quei Paesi che si chiudono. Perché se si accetta l'idea che l'Europa possa rimettere le frontiere interne, l'Europa non c'è più".