Mario Marazziti - Pagina Ufficiale

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venerdì 20 novembre 2015

Sanità: approvato provvedimento contro medicina difensiva



Sanità: approvato provvedimento contro medicina difensiva

Niente colpa grave se il medico rispetta le linee-guida. Obbligo di assicurazione per le strutture sanitarie. Adesso il provvedimento passerà per il parere alla commissione Giustizia, per poi andare al più presto in aula per il voto finale.


È stato approvato in Commissione Affari sociali della Camera il provvedimento legislativo sulla medicina difensiva, che si stima costi al sistema-salute del nostro Paese circa 14 miliardi di euro all’anno. Lo ha reso noto il ministero della Salute: «È una svolta nella lotta alla medicina difensiva - ha commentato il ministro della Salute Beatrice Lorenzin - perché riesce a trovare un punto di equilibrio tra le tutele dei medici e diritto dei cittadini». 
Niente colpa grave se il medico rispetta le linee guida
«L’elaborazione prodotta dai parlamentari impegnati alla Camera ha permesso di cogliere tutti gli obiettivi» ha proseguito il ministro. «Cambia la responsabilità del medico sia da un punto di vista penale, poiché il medico non sarà più responsabile neppure per colpa grave se rispetta le linee guida, che civile, prevedendosi la natura extracontrattuale della responsabilità dei medici non liberi professionisti con conseguente inversione dell’onere della prova e dimezzamento del termine di prescrizione; viene introdotta l’azione diretta nei confronti dell’assicurazione; la conciliazione obbligatoria pone un freno al proliferare dei contenzioni giudiziari; viene limitata, da un punto di vista della quantificazione, l’azione di rivalsa della struttura sanitaria nei confronti del medico; viene creato un fondo di garanzia per le vittime di malasanità. È stata così mantenuto l’impegno assunto nei confronti dei medici, grazie a un provvedimento equilibrato che consentirà loro di lavorare con maggiore serenità e ai pazienti, che vedono comunque tutelati in modo chiaro e diretto i loro diritti».
Obbligo di assicurazione per le strutture sanitarie
L’esame degli emendamenti è andato avanti dal 6 ottobre a oggi. «Punti qualificanti del provvedimento, dopo l’articolo 1 e l’avvio della riorganizzazione di una materia che fornisce ogni giorno occasioni di contenzioso e incertezza sul risarcimento, in caso di dolo o errore anche grave – spiega Mario Marazziti, presidente della Commissione — sono l’ articolo 6, proprio sulla responsabilità penale in caso di dolo o colpa grave dell’esercente la professione sanitaria (con maggiore tutela per i medici) e l’articolo 7, sulla responsabilità civile di tipo contrattuale per le strutture sanitarie ed extracontrattuale per l’esercente la professione sanitaria (che prevede una maggiore tutela tanto per i medici che per i pazienti). Significativi sono anche gli articoli 7-bis e 7-ter , che prevedono il tentativo obbligatorio di conciliazione e l’azione di rivalsa della struttura che abbia risarcito il danno nei confronti dell’esercente la professione sanitaria in caso di dolo o colpa grave di quest’ultimo. Utili appaiono gli articoli successivi sull’obbligo di assicurazione per le strutture sanitarie e per i liberi professionisti, con maggiore tutela per i pazienti danneggiati (articolo 8), sul Fondo di garanzia per i soggetti danneggiati da responsabilità sanitaria (articolo 9) e sull’Osservatorio nazionale sulla sicurezza in sanità (articolo 4)». Adesso il provvedimento passerà per il parere alla commissione Giustizia, per poi andare al più presto in aula per il voto finale.