Mario Marazziti - Pagina Ufficiale

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giovedì 19 novembre 2015

Marazziti: rischio clinico e sanitario, approvata finalmente in Commissione la Legge




Marazziti: Rischio sanitario, finalmente approvato dalla Commissione Affari Sociali  il testo della nuova legge che tutela di più i cittadini di fronte a possibili danni di malasanità, e che riduce la necessità di medicina difensiva, attraverso un sistema di tutela di tutti gli operatori sanitari. “Un pezzo di riforma di buona sanità”




ROMA - Licenziato in Commissione Affari Sociali il testo definitivo, approvato, della Legge che disciplinerà il rischio clinico e sanitario. Un provvedimento che aspettava da due anni, avviato dal relatore Vargiu, che ha visto nascere un testo unificato, e che dall’agosto 2015 ha visto un’accelerazione dei lavori fino all’approvazione del Testo definitivo, composto di 10 articoli.
“Un passaggio importante, una risposta alle molte incertezze che gravano nel settore della salute, una tutela maggiore per i cittadini in caso di errori e comportamenti impropri, ma anche uno strumento legislativo che tutela di più sia personale sanitario, a tutti i livelli, che le aziende sanitarie e ospedaliere”, ha commentato dopo l’approvazione dell’ultimo articolo Mario Marazziti, esponente di Democrazia Solidale (Gruppo PI-CD) che da luglio 2015 è presidente della Commissione Affari Sociali. “E’ il provvedimento più importante che abbiamo portato a termine negli ultimi mesi, assieme alla legge sul cosiddetto “Dopo di noi”, che tutela i disabili adulti gravi e le loro famiglie, anche qui un provvedimento che da almeno dieci anni le associazioni e le famiglie coinvolte chiedevano al Paese”.
“Il relatore Gelli ha fatto un lavoro di grande equilibrio e rispetto per tutte le componenti e tutti i gruppi. C’è stato un lavoro di ascolto delle diverse categorie, degli esperti giuridici e di quelli del settore, in stretto contatto con il lavoro avviato presso il Ministero della Salute dal Ministro Lorenzin con la Commissione Alpa, per definire le responsabilità contrattuali ed extracontrattuali delle aziende sanitarie e degli operatori, a tutti i livelli delle professioni sanitarie, con l’obiettivo di creare quante più certezze possibile e la crescita del senso di responsabilità, e di tranquillità di tutti quelli che hanno bisogno di cure ed entrano nel percorso terapeutico e di assistenza, i pazienti in primo luogo, ma anche medici, infermieri e manager sanitari. Sarà un grande contributo alla riduzione degli interventi della cosiddetta “ medicina difensiva”. Ci sarà probabilmente un risparmio per l’intero sistema, ma non era questo e non è questo il punto. Torna al centro la figura del medico, l’importanza della responsabilità, della diagnosi, dell’appropriatezza, nel rapporto con i pazienti e le loro famiglie. Una legge moderna cui hanno contribuito in un clima costruttivo tutti i gruppi, senza eccezione. Ne sono molto contento. E’ stato anche un banco di prova per un metodo di lavoro che spero porti presto anche alla legge sul Registro Tumori e a un atto di indirizzo sul tema-chiave delle vaccinazioni, che aiuti il sistema a riacquistare tranquillità e i cittadini a poter contare su informazioni scientifiche testate e non su paure occasionali”.

L’esame degli emendamenti è andato avanti dal 6 ottobre ad oggi, per un mese e mezzo e il lavoro è stato molto accurato. Punti qualificanti del provvedimento, dopo l’articolo 1 e l’avvio della riorganizzazione di una materia che fornisce ogni giorno occasioni di contenzioso e incertezza sul risarcimento, in caso di dolo o errore anche grave, sono gli articolo 6, proprio sulla Responsabilità penale in caso di dolo o colpa grave dell’esercente la professione sanitaria (con maggiore tutela per i medici) e l’art.7, sulla Responsabilità civile di tipo contrattuale per le strutture sanitarie ed extracontrattuale per l’esercente la professione sanitaria (che prevede una maggiore tutela tanto per i medici che per i pazienti). Significativi sono gli articoli 7-bis e 7-ter che prevedono il Tentativo obbligatorio di conciliazione (con effetto deflattivo sul contenzioso) e l’Azione di rivalsa della struttura che abbia risarcito il danno nei confronti dell’esercente la professione sanitaria in caso di dolo o colpa grave di quest’ultimo.
Utili appaiono gli articoli successivi sull’Obbligo di assicurazione per le strutture sanitarie e per i liberi professionisti (con maggiore tutela per i pazienti danneggiati) (art. 8), sul Fondo di garanzia per i soggetti danneggiati da responsabilità sanitaria (maggiore tutela per i pazienti danneggiati) (art. 9) e sull’Osservatorio nazionale sulla sicurezza in sanità (art. 4).

Adesso il provvedimento passerà per il parere alla Commissione Giustizia, per poi andare al più presto in aula per il voto finale.