Mario Marazziti - Pagina Ufficiale

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venerdì 23 ottobre 2015

Stop alla pena di morte, un perno della politica estera italiana





L'Italia ha fatto della battaglia contro la pena di morte un perno della politica estera. Una diplomazia umanitaria che ha portato, durante la guida italiana della Ue lo scorso anno, a condurre le trattative per la risoluzione all'Onu per una moratoria universale che hanno portato ulteriori Paesi ad aderire: sei in più rispetto alla risoluzione di due anni prima. Ora i Paesi sono 116.



Siamo in presenza di una grande accelerazione, in questo senso, della storia umana. Oggi sono più di cento le Nazioni che hanno abolito le condanne capitali e altre 50 non le attuano con una moratoria che dura da oltre 10 anni. Sollecitiamo il Giappone a unirsi a questa chiara evoluzione.

Link:
http://www.ilsole24ore.com/art/mondo/2015-10-23/l-italia-e-europa-giappone-basta-la-pena-morte--082006.shtml


Simposio internazionale a Tokyo: un centinaio di partecipanti, compresi anche membri della Dieta, discutono in merito all’abolizione della pena di morte.

Un simposio internazionale in cui si e’ dialogato sulla rimozione del sistema della pena di morte si e’ tenuto il giorno 22 presso il  Palazzo 1 della Camera dei Rappresentanti. Organizzato tra gli altri dalla Comunità di Sant’Egidio e dal Parlamento Italiano, ha visto la partecipazione di un centinaio di persone, tra cui anche l’On. Shizuka Kamei, membro della Camera dei Rappresentanti nonché Presidente della Lega parlamentare per la rimozione della pena di morte in Giappone.
Fabien Fieschi, Consigliere della Delegazione Europea a Tokyo, ha detto che è “illusoria l’idea che la pena di morte funga da deterrente nei confronti dei reati”. L’On. Kamei ha detto che secondo i sondaggi l’80% della popolazione sosterrebbe l’abolizione della pena di morte, aggiungendo inoltre che “in molti Paesi sviluppati la pena di morte o è stata rimossa oppure sospesa, e di questo passo il Giappone verrebbe lasciato indietro”, non nascondendo un certo allarme.
Stando a statistiche di Amnesty, 140 stati hanno di fatto rimosso la pena di morte, che rimane invece in 58 Paesi tra cui il Giappone. L’avvocato Osamu Kamo, membro della federazione avvocati giapponesi e presidente della commissione per la valutazione della rimozione della pena di morte, ha detto che “qualora il sistema della pena di morte dovesse rimanere sino alle Olimpiadi del 2020 il Giappone agli occhi del mondo non apparirebbe come un paese colto”.

Link:
http://sp.mainichi.jp/area/tokyo/news/20151023ddlk13040185000c.html