Mario Marazziti - Pagina Ufficiale

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giovedì 15 ottobre 2015

Sanità - Marazziti, Presidente della Commissione Affari Sociali su "tagli" e Legge di stabilità








Alla vigilia della nuova Legge di Stabilità è importante rinnovare l’invito al governo, come ho fatto ieri d’intesa con la presidente della Commissione Sanità del Senato: che si faccia ogni sforzo per incrementare ulteriormente, oltre i 111,289 miliardi, il Fondo Sanitario Nazionale, l’8,8 per cento del Prodotto interno lordo, inferiore di due punti rispetto a Francia e Germania e al disotto, di poco, della percentuale del Portogallo. 

La salute costa, ma la salute non è un costo. Il patto per la Salute ha recepito quello che è evidente. Il nostro Servizio Sanitario Nazionale, che pure in difficoltà rimane tra i migliori del mondo, può aiutare il Paese a vivere bene le grandi transizioni in atto: epidemiologica, sociale e demografica.

Occorre garantire più uguaglianza sul territorio nazionale. Il lavoro di spending review, di riduzione degli sprechi, che genera risparmi, libera risorse che debbono essere tutte reinvestite in sanità: ogni euro risparmiato dovrà essere reinvestito in sanità e salute. E verso un cambiamento di modello: un modello dove integrazione tra sociale e sanitario, medicina di base e ospedaliera, spesa farmaceutica non siano più solo “tetti di spesa”, ma elementi di un nuovo modello sanitario che pone al centro la salute, e l’appropriatezza dei servizi offerti, il cittadino, i benefici sociali ed economici della salute e non solo i costi dei singoli comparti. Dobbiamo aprire un cantiere in cui il Paese possa contribuire a disegnare la Buona Salute, perché siamo a un cambiamento epocale in termini di scoperte scientifiche e di composizione della popolazione e degli stili di vita. Avviandoci a un nuovo modello capace di umanizzare il tempo e la condizione della non autosufficienza e contrastare in radice il rischio di ogni resistenza terapeutica.

In questa chiave ricordo al governo e a noi stessi la necessità dell’entrata in vigore entro il 2015 dei nuovi Livelli Essenziali di Assistenza e il Nomenclatore sanitario degli ausili e delle protesi; occorre mettere in atto misure efficaci per sbloccare il turn-over e superare il precariato nel settore infermieristico e in quello medico: centrale per la qualità del servizio; può aiutare l'adozione di un sistema ragionevole di costi standard e proseguire nella direzione dell’appropriatezza delle prestazioni sanitarie, favorendo il cambiamento culturale, introducendo misure efficaci di sanzione del danno clinico, e di risarcimento dei cittadini, assieme a un sistema efficace di protezione del rischio civile delle professioni sanitarie, riducendo la medicina difensiva. Su cui in questa Camera siamo in dirittura di arrivo.