Mario Marazziti - Pagina Ufficiale

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venerdì 9 ottobre 2015

1982 ATTENTATO SINAGOGA: LUNEDI' 12 OTTOBRE, IN RICORDO DI STEFANO GAJ TACHE'




Il  9 ottobre del 1982 una bomba colpiva la sinagoga di Roma, provocava la morte di Stefano Gaj Taché, di due anni, lasciava 37 feriti, tra cui i genitori e il fratellino Gadiel Gaj Taché, di 4 anni. L’attentato, compiuto da un commando di terroristi palestinesi è avvenuto nell’ultimo giorno della Festa delle capanne, un giorno di festa solenne in cui il tempio maggiore era pieno di bambini e adolescenti con le loro famiglie.
Vogliamo ricordare questo anniversario – lo faccio anche a nome della collega Santerini – che è stato spesso rimosso dalla memoria collettiva perché non se ne perda il ricordo, un attentato che nasceva dall’odio che faceva riemergere nell’Italia degli anni 80 un antisemitismo che si sperava sepolto, antisemitismo, che insieme a tutte le forme di odio e di razzismo, ancora oggi noi vogliamo combattere. Vedevano in un bambino ebreo il nemico assoluto.
Ricordare Stefano Gaj Taché ci aiuta oggi a diffidare sempre della predicazione dell’odio in tutte le direzioni, in occasione del giuramento per le elezioni a Presidente della Repubblica Sergio Mattarella proprio in quest’aula ha ricordato l’attentato con le parole. L’Italia ha pagato più volte in un passato non troppo lontano il prezzo dell’odio e dell’intolleranza, voglio ricordare un solo nome, Stefano Gaj Taché, rimasto ucciso nel vile attacco terroristico alla sinagoga di Roma nell’ottobre dell’82: aveva solo 2 anni, era solo un bambino, un bambino italiano. Ricorderemo questo bambino italiano e questo fatto lunedì 12 ottobre proprio qui alla Camera, davanti agli studenti romani, che non dovranno dimenticare e insieme a loro potremo mai veder ripetere questa violenza insensata.