Mario Marazziti - Pagina Ufficiale

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giovedì 17 luglio 2014

On. Mario Marazziti - Italia Niger - 16.07.2014




Onorevole Presidente, Onorevoli Colleghi! 

L'Accordo in esame è volto a rafforzare la collaborazione bilaterale per fronteggiare i molteplici crimini ed i traffici illeciti che prendono corpo sul territorio nigerino ad opera della criminalità organizzata transnazionale: in particolare, tale provvedimento permetterà di porre un argine per l'odiosa tratta di esseri umani, di migranti, nonché di armi e droga.
Tale Accordo è un virtuoso esempio di cooperazione che certamente si può inquadrare nella prospettiva, fortemente sostenuta dall'Unione europea, di creare quelle condizioni affinché i Paesi possano trarre profitto dalle proprie risorse naturali e dalla propria economia, al fine di sostenerne uno sviluppo realmente saldo e non soltanto assistenziale, e quindi destinato al fallimento.
L'Accordo infatti potrà significativamente concorrere ad ampliare la cooperazione con un Paese di un'area -- quella del Sahel -- segnata oggi da un aggravamento delle condizioni di sicurezza e di stabilità, sia sul versante interno che sul piano esterno. Il terrorismo di matrice islamica, il traffico di vite umane, i flussi migratori clandestini che attraversano  le fasce desertiche del Sahel sono da inquadrarsi in quello che ad oggi è il Paese più povero del pianeta. Al contempo, però, si pensi alla contraddizione tra ricchezza prodotta e diffusione della povertà: il Niger, paese poverissimo, è allo stesso tempo tra i primi produttori al mondo di uranio, risorsa preziosissima, in quanto strategicamente fondamentale per la produzione di energia nucleare.
Per quanto poi concerne il contrasto all'illegalità, il testo individua quindi le autorità competenti per l'applicazione dell'accordo -- che, per l'Italia, è il Dipartimento della Pubblica Sicurezza -- e precisa le modalità della cooperazione per il contrasto alla produzione e al traffico di stupefacenti, che riguardano principalmente lo scambio di informazioni di carattere operativo. Si disciplinano inoltre le modalità della cooperazione sulla lotta al terrorismo, che avverrà tramite lo scambio rapido di informazioni su tecniche, modus operandi e strutture riconducibili alle organizzazioni terroristiche operanti sul territorio delle due Parti, nonché sui soggetti che ne fanno parte; lo scambio di informazioni sui canali di finanziamento delle organizzazioni terroristiche e l'eventuale reimpiego dei capitali e lo scambio di esperienze in materia.
In particolare, l'articolo 7 contiene norme importanti in materia di contrasto all'immigrazione illegale e alla tratta di esseri umani e l'articolo 8 esplicita le modalità di cooperazione in materia di lotta alla criminalità organizzata. Tali importanti articoli contribuiranno sicuramente ad aumentare la sicurezza interna italiana, ma saranno anche finalizzati a fermare traffici di cose e soprattutto di persone che sono illegali ma prima di ogni cosa disumani.
Si consideri infine che, a fronte di tali rilevanti disposizioni, la norma di copertura finanziaria concerne oneri estremamente esigui, in quanto valutati in 56.846 euro a decorrere dall'anno 2014. Risorse quindi fondamentali non soltanto per la nostra sicurezza, che possono peraltro contribuire a garantire uno sviluppo sostenibile che comporti -- questo è il punto cruciale -- anche un miglioramento sensibile della vita delle persone.
Il gruppo Per l'Italia pertanto auspica una rapida attuazione del provvedimento in esame, al fine di dare al nostro paese un piccolo prezioso strumento politico, simbolo dell'impegno che l'Italia deve e dovrà sempre profondere nel campo della cooperazione internazionale.